Inizio: 2017

Fine: 2018

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“Bridge” ha preso avvio nel 2017 per due anni di sperimentazione, seguendo il modello di presa in carico integrata, continuativa e personalizzata, secondo le linee di indirizzo di Regione Lombardia sulla presa in carico delle cronicità e delle fragilità (DGR X/4662 del 23.12.2015).

Bridge è stato gestito in collaborazione con l’ASST Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda, la ATS Milano Città Metropolitana, l’Unità Spinale Unipolare e la SDA Bocconi School of Management per la valutazione e il monitoraggio dei dati. Il progetto è stato scelto da Regione Lombardia su proposta dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda come progetto sperimentale con l’obiettivo di garantire la globale presa in carico integrata della persona con disabilità motoria congenita ed acquisita, proveniente dal territorio lombardo, afferente all’Unità Spinale e/o a Spazio Vita, con l’obiettivo di definire e offrire dei pacchetti prestazionali atti a valutare i bisogni della persona con fragilità e della sua famiglia, e ad orientarla verso i servizi territoriali esistenti, per prevenire l’insorgere di complicanze e per limitare i ricoveri ospedalieri.

 

L’approccio Bio-Psico-Sociale

La Cooperativa Spazio Vita ha ereditato, dalla sua fondazione, l’esperienza di AUS Niguarda Onlus per l’accompagnamento sul territorio, nella fase di post dimissione, del paziente con lesione al midollo spinale  ricoverato presso l’Unità Spinale di Niguarda; da qui l’operato della cooperativa si è poi ampliato andando ad affinare sempre più un modello di accompagnamento integrato ed attento alle esigenze di persone con disabilità motorie e delle loro famiglie.

Obiettivi: La qualità di vita della persona con disabilità motoria contempla diversi aspetti della vita che devono necessariamente essere considerati.
La difficoltà nel reperire repentinamente, sul territorio, i diversi servizi necessari a garantire alla persona con disabilità e alla sua famiglia un soddisfacente sostegno, ha portato la cooperativa ad avviare un modello sperimentale di accompagnamento: coordinando un percorso di accoglienza, valutazione del bisogno e attivazione di interventi anche in rete con le risorse territoriali.

Il percorso ha contemplato interventi multidisciplinari per accompagnare l’utente verso l’inclusione sociale, famigliare e lavorativa.

Il tavolo multiprofessionale era composto da:

  • medici specialisti
  • psicologo
  • assistente sociale
  • terapista occupazionale
  • consulenti specifici per le diverse attività socio-integrative

Focus degli interventi: problematiche di carattere sanitario e ergoterapico, assistenziale, sociale e famigliare.

Previsto  inoltre supporto di Spazio Vita nell’organizzazione dei servizi territoriali dedicati alla persona e proporrà una serie di attività socio integrative e per il tempo libero offerte dal Centro.

Modalità e beneficiari:  80 persone con disabilità motoria congenita o acquisita, in età adulta e pediatrica, residenti nell’area metropolitana milanese.